Vera e propria regione della Croazia del nord, spesso confusa con l’Istria o la Dalmazia, racchiude in realtà le isole più grandi dell’Adriatico, lambite da acque limpidissime dai colori azzurro-blu ricche di zone selvagge e spiagge incantevoli.
Il Quarnero, dal nome poco conosciuto, comprende il braccio di mare che separa la terra ferma dalle quattro isole bellissime che caratterizzano questa regione: Veglia-Krk-, Cherso-Cres-, Lussino-Lošinj- e Arbe- Rab- isole immerse nella natura, con spiagge sia attrezzate sia isolate e raggiungibili solo in barca, dai centri cittadini vivaci, ricchi di storia e di bellezze culturali risalenti al Medioevo e al Rinascimento.
L’arcipelago delle Quarnerine è la meta ideale sia per famiglie sia per amici o coppie, la vicinanza tra loro di queste isole, fa sì che in caso di maltempo ci si possa sempre riparare in una baia e trovare uno specchio d’acqua calmo, visitabili in una settimana in barca a vela vi stupiranno con i loro colori e la bellezza della loro costa.
INDICE:
Veglia- Krk
Abbiamo scelto questa isola, la più grande dell’Adriatico, come punto di partenza per la nostra settimana in barca a vela “Alla scoperta del Quarnero”, unica isola in questa regione ad esser collegata alla terra ferma da un suggestivo ponte costruito negli anni ottanta.
Saremo attraccati nella cittadina principale, che porta lo stesso nome dell’isola, la cittadina di Krk è circondata da una cinta di mura per tutto il suo perimetro, questo la rende una una città fortificata a tutti gli effetti, e vi si accede solo passando sotto delle imponenti e bellissime porte, quattro per la precisione, dove si possono ancora ammirare i grossi cardini e le ante in legno che una volta difendevano questo città arroccata su un promontorio. All’interno il centro storico è un intrico di viuzze caratterizzato da piccoli localini e scorci mozzafiato sulla baia turchese su cui si affaccia. Fondata in epoca romana, governata dalla repubblica marinara di Venezia e successivamente passata sotto al dominio asburgico racchiude in se perle architettoniche degne di nota con chicche imperdibili.
A Krk è possibile gustare un aperitivo all’interno delle mura medioevali, o cenare in mezzo a scavi romani, addirittura entrare in un negozio e camminare su un pavimento in vetro ammirando sotto i vostri piedi un altare dedicato alla Dea Venere…
Le spiagge sono caratterizzate da ciottoli bianchi e ghiaia mista sabbia, in tantissime insenature sono presenti scogli e piccole grotte, tra le più belle ci sono le spiagge di Punat, Stara Baška e la meravigliosa “Golden Bay” così chiamata per il colore dorato delle rocce che la circondano e raggiungibile solo da mare.
Cherso- Cres
La peculiarità della seconda isola più grande della Croazia è la sua natura selvaggia e incontaminata, all’interno ha fitte foreste che circondano un profondo lago su cui aleggiano misteriose leggende, sulla costa è presente una macchia mediterranea rigogliosa con piccole insenature nascoste e un mare celeste da togliere il fiato, indubbiamente incanta tutti i viaggiatori che hanno la fortuna di poterla esplorare. I simboli di quest’isola sono i delfini, facilmente avvistabili tra le acque turchesi e il grifone, rapace saprofago, che vive sull’isola e lo si può spesso vedere solcare i cieli con la sua apertura d’ali maestosa. In tutta l’isola si possono incontrare pecore libere, ancora principale fonte di reddito per i residenti da cui ricavano prelibati formaggi; i terreni dove pascolano sono delimitati da muretti a secco, detti gromazzi, e ogni volta che mi capita di passeggiare nell’entroterra ho l’impressione di esser più in Barbagia che in Croazia.
Ho sempre trovato molto curioso che isole lontane tra loro nel Mediterraneo siano così incredibilmente simili, sia per paesaggio che per cultura, ma come si suol dire “tutto il mondo è paese”, quindi non è così strano trovare così tante similitudini, e più navigo e viaggio più mi rendo conto di quante cose siano comuni, anche in culture profondamente diverse…
Stretta e lunga è scarsamente popolata, i pochi insediamenti presenti sono principalmente situati sul lato settentrionale dell’isola o arroccati sugli alti promontori che contraddistinguono la parte nord dell’isola.
La zona a sud è frastagliata e ricca di insenature che offrono ottimi ripari per la notte, alcune di queste baie hanno un fondale molto basso, caratterizzate da acque azzurrissime e le barche sembrano galleggiare in una piscina naturale dal fondale bianco abbagliante. Alcune di queste baie sono tra le nostre preferite, come la baia dei sette cancelli o l’insenatura di Melici qui amiamo passare la notte lontani dalle luci delle cittadine e spesso al mattino si possono osservare cervi e daini che passeggiano sulla riva.
Lussinio- Lošinj
Un tempo era collegata da un istmo a Cherso e furono i romani a scavare il canale che oggi divide le due isole, passaggio strategico venendo dall’Italia, questo stretto canale largo appena 6 metri e lungo 150mt è caratterizzato da forte correnti e per tutti i naviganti è molto emozionante attraversarlo. Sormontato da un piccolo ponticello girevole apre i battenti solo due volte al giorno alle 9 e alle 17, la precedenza di passaggio è per chi proviene da sud e questo “rito di passaggio” è spesso accompagnato da una piccola folla di residenti e turisti che guardano il passaggio delle imbarcazioni, così vicine alla riva che sembra quasi di poterle toccare.
Nella cittadina di Ossero, che sorge sul piccolo canale navigabile, ci sono diversi siti archeologici con resti greci, romani e veneti -nel centro cittadino è presente anche un leone di San Marco-questa ricchezza di storia e di reperti le ha conferito l’appellativo di Pompei del Quarnero.
Isola caratterizzata da una costa frastagliata in cui si aprono tante piccole insenature, le baie sono circondate da macchia mediterranea e bagnate da un mare incontaminato. Spesso si incontrano delfini e tartarughe che sono monitorati e protetti dal Blue World Institute, questa riserva marina è stata istituita dal Tetis nel 1987 ed è la prima area protetta per la conservazione dei cetacei del Mediterraneo.
Per il clima mite che la contraddistingue l’isola ha una natura lussureggiante ricca anche di piante esotiche come limoni, banani, eucalipti ed erbe medicinali, inoltre negli ultimi anni è nato un fiorente mercato legato all’aromaterapia. Circondata da piccole isolette e da baie mozzafiato è senz’altro un’isola dove perdersi per più giorni, godendo dei profumi inebrianti che si sprigionano dalle sue coste perdendo lo sguardo sulle distese turchesi e cobalto che la lambiscono.
Arbe- Rab
L’isola maggiormente turistica tra le Quarnerine, detta anche “isola felice” caratterizzata da belle spiagge di sabbia che degradano dolcemente tra l’acqua cristallina ne hanno fatta una meta perfetta per le famiglie e il suo panorama di locali notturni accontenterà anche i più festaioli. La cittadina principale ha un bellissimo centro storico: un caratteristico borgo medievale che possiede un’aura regale, d’altri tempi, conferitale dai palazzi in stile neoclassico di fine Ottocento, periodo in cui dominavano questi territori gli asburgici.
Come in tutte le isole di questo tratto di mare il mare turchese si confonde con il cielo terso e l’azzurro fa da padrone, rilassando lo spirito e la mente. Baie con macchia mediterranea si alternano a baie con palme e vi confesso che a volte, mentre si dondola su l’amaca issata a prua, sorseggiando un cocktail si perde la cognizione del tempo e non si capisce più in che luogo del mondo si è…
Le isole quarnerine sono una meta unica, in un nord Adriatico poco conosciuto e che non ha nulla da invidiare alla più famosa e sovra affollata Dalmazia, inoltre poco più a sud incominciano quelle perle incontaminate che sono le Kornati.
A poche miglia di distanza da Lussino le Incoronate sono una miriade di piccole isole, parco nazionale dal 1967, così particolari che sembrano quasi sorte dal mare per grazia di Nettuno, caratterizzate dai paesaggi lunari e dall’assenza totale, o quasi, di insediamenti umani. Qualche piccolo ristorantino integrato nella natura, dove il telefono non prende e il tempo pare essersi fermato in un’epoca ormai lontana.
E così, andare ancora più a sud e raggiungerle è un attimo, riempiendosi gli occhi di meraviglia e aspettando distrattamente che qualche delfino venga a giocare sulla prua accompagnato solo dal rumore dello sciabordio dell’acqua sullo scafo e dal vento tra i capelli.
Che sia la prossima meta che vi racconteremo?
Autore: Federica Minghelli